Cos’è l’anima?
A questa domanda hanno cercato di rispondere filosofie e religioni da millenni.
Io personalmente posso esprimere solo ciò sperimento. Ed è al di la della mente, quindi difficilmente definibile in parametri specifici.
Posso dire che è quella parte di me che riesce a farsi ascoltare solo nel silenzio, quando i pensieri e le emozioni sono quietate. È quel sentire profondo di chiarezza e forza che se contattato può superare ogni difficoltà o barriera. È un’intima certezza di essere amata in quanto essere vivente, creatura, indipendentemente dalla realtà che mi circonda. È il sognatore consapevole di stare sognando in un mondo addormentato. È una cornucopia di esperienze, per raccogliere ogni sfumatura del vissuto. È così leggera da poter volare nel mondo dello spirito e così profonda da sfiorare i posti più nascosti e bui.
Ha una caratteristica precisa però: vuole essere contattata, vista, ascoltata o farà di tutto per farsi sentire, con le buone o con le cattive maniere. Ecco, praticare l’anima vuol dire per me riscoprire l’anima, avvicinarsi ad essa con disponibilità, mettersi in gioco e cercarla nei suoi nascondigli preferiti: tra le sensazioni del corpo, i sussulti emotivi, i sogni più o meno lucidi, i ricordi lontani, gli istinti improvvisi, le intuizioni lampanti, le reazioni eccessive, i dolori inspiegabili, le sofferenze sottili, i talenti inespressi, le occasioni mancate, gli accadimenti quotidiani....
A ben vedere tutta la vita nin è che un disvelamento dell’anima: ogni evento, ogni momento, ogni respiro è occasione per riconoscerla. Cioè compendere che siamo, in principio, noi stessi ad essere un’anima con un corpo, una mente, delle emozioni, e che il suo fine è tramutarsi in manifestazione d’amore.
Qui propongo alcuni strumenti di indagine, pulizia, pacificazione delle nostre energie utili per ricontattare l'anima. Essi formano insieme un percorso inenso e determinante, coinvolgente e liberatorio di consapevolezza che permette di aprirsi nuovamente alla percezione della bellezza dell'esistenza.
Lettura dei Registri Akashici
L’Akasha può essere considerata la parte eterica della materia che avvolge ogni forma vivente, pianeta Terra compreso. Ha la caratteristica di registrare tutti gli avvenimenti con le rispettive valenze energetiche, diventando a tutti gli effetti un enorme database informativo, che si espande nel tempo e nello spazio. Entrando in contatto con l’Akasha si possono osservare gli eventi da una prospettiva completamente diversa, molto più ampia e limpida, come mettere alla macchina fotografica un obiettivo a grandangolare molto potente. O spostarsi sulla montagna più alta e guardarsi intorno con un telescopio spaziale. Comprende tutte le informazioni di tutte le incarnazioni animiche, ma è concesso di conoscere solo ciò di cui l’anima ha bisogno di ricordare per la propria evoluzione in un quel determinato momento. Attingere ai Registri Akashici attraverso una lettura specifica può essere illuminante per comprendere certi passi cruciali della propria vita, e trarne nuovi spunti di riflessione e insegnamenti per il momento presente.
Costellazioni Famigliari ad Approccio Immaginale (SCW)
I nostri avi, lungi dall’essere distanti, sono presenti, non solo per mezzo della trasmissione del DNA, ma anche attraverso la memoria transgenerazionale, influenzando con una programmazione inconscia le nostre vicende. I vincoli emotivi trasmessi possono essere portati alla luce, trasvalutati e come energie tramutate in alleati preziosi. Le Costellazioni famigliari ad approccio immaginale consentono di prendere consapevolezza dei condizionamenti ricevuti dagli antenati, riconoscendoli come immagini archetipiche che rappresentano un mito con cui dialogare per giungere alla realizzazione piena del proprio progetto di vita. Per l’elaborazione di una costellazione ci si avvale in una prima fase di due strumenti specifici di indagine: il genogramma, che rappresenta graficamente il sistema famigliare e il tipo di relazione che lega i suoi membri, e le Carte dei Nat, archetipi divini degli antenati della tradizione birmana che rappresentano le molteplici forze della psiche umana. Le Costellazioni si possono svolgere in gruppo o in seduta singola della durata di due ore.
Pulizia dell’aura e integrazione dell’ombra
La nostra aura comprende tutti i corpi sottili che circondano il nostro corpo fisico, è una memoria energetica e un campo morfogenetico. Quando siamo in stato di attenzione presente essa è una potente antenna sensoriale, e diventa veicolo dell’anima orientandoci in modo intuitivo. Può essere offuscata da esperienze non risolte, scollegamento dalle sensazioni corporee, paure inconsce. Attraverso l’individuazione dei blocchi presenti nel campo aurico per mezzo del lavoro sciamanico con l’utilizzo del pendolo, si giunge all’integrazione e risoluzione di queste energie, al fine di migliorare la nostra percezione della realtà, trasformando le disarmonie in consapevolezza. Il lavoro viene effettuato sotto il patrocinio delle Guide Spirituali, degli Angeli del raggio di Michele, della Madre Divina, in cooperazione con il proprio Sè superiore. Si tratta di un lavoro personale e di continuo miglioramento della propria vita.